Dimmi qualcosa che non so


Replying to Dimmi qualcosa che non so

  • Create account

    • Nickname:
  • Enter your Post

    •              
           
       
      FFUpload  Huppy Pick colour  HTML Editor  Help
      .
    •      
       
      Clickable Smilies    Show All
      .
  • Clickable Smilies

    • :huh:^_^:o:;):P:D:lol::B)::rolleyes:-_-<_<:)
      :wub::angry::(:unsure::wacko::blink::ph34r::alienff::cry::sick::shifty::woot:
      <3:XD:*_*:];P:XP:(:=)X):D:>.<>_<
      =_=:|:?3_3:p:;_;^U^*^^*:=/::*::b::f:

  •   

Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 17/5/2012, 15:08
    Chi sei ???



  2. Posted 17/5/2012, 15:02
    ciao
  3. Posted 17/5/2012, 14:57
    “Dimmi qualcosa che non so”, progetto in corso in questo a.a 2011/2013 nella scuola media Verga di S.Donnino, a Campi Bisenzio.
    Trasformare la società attraverso una re-evoluzione individuale.
    Credo che l'arte contemporanea possa concorrere alla trasformazione della scuola pubblica e viceversa la scuola può fornire un territorio d'indagine molto ricco per l'elaborazione di nuovi metodi d'azione. L’ambizione è quella di creare una scuola-spazio espositivo e viceversa.
    “Le mostre d'arte non dovrebbero occuparsi di riempire spazi, ma di necessità e urgenze”. Questo anno, nella scuola media dove insegno arte, ho avviato una sorta di “cantiere creativo partecipato” che coinvolge ragazzi in prima linea, le famiglie, i collaboratori scolastici e tutto il sistema scuola, in un'esperienza innovativa, mettendo al servizio della scuola le competenze sperimentali, l’ apertura mentale, l’ attitudine inventiva della ricerca artistica contemporanea. Tra tutte le pratiche professionali, è proprio l’arte contemporanea a condividere con l'attività scolastica e la vita contemporanea l’approccio transdisciplinare, la rilevanza data agli aspetti comunicativi, l'importanza della presenza "performativa" degli attori coinvolti.
    In un momento di crisi e di stallo apparente delle strutture pubbliche occorre reinventare strategie di azione, del fare scuola e di vita. D'altro canto la scuola si presenta come un microcosmo, una comunità sociale d'azione che permette la realizzazione di progetti sperimentali. Con l'ambizione di fornire ai futuri cittadini ed agli adulti stessi, dei punti di vista innovativi sulla propria responsabilità individuale e su concetti quali l'azione collegata all'intenzione, le capacità relazionali, l'attitudine comunicativa, il senso imprenditoriale che parte dalla partecipazione e condivisione per la realizzazione di un obiettivo comune.

    Storia e situazione di S.Donnino
    Periferia estrema di Firenze, area difficile, negli anni settanta del XX secolo San Donnino divenne tristemente nota per il grande inceneritore, costruito dal comune di Firenze sul confine comunale e chiuso nel 1986 per esalazioni di diossina e contaminazione permanente dei terreni della zona.

    Pochi anni dopo S.Donnino ha subito un imponente immigrazione cinese, favorita dalle locali tradizioni nell'artigianato della pelletteria e delle confezioni. La situazione sociale è in un equilibrio precario. La scuola rispecchia queste problematiche.

    “Dimmi qualcosa che non so” è un progetto improntato sulla trasformazione dello spazio pubblico attraverso l'arte contemporanea e viceversa, attraverso l’unione dei ragazzi di diverse provenienze in un unico obiettivo, quello di migliorare l’ambiente quotidiano attraverso la pratica artistica, attraverso le specifiche capacità di ognuno. Abbiamo portato l’arte a scuola e viceversa, i ragazzi sono stati protagonisti di laboratori didattici al centro di cultura contemporanea Strozzina di Firenze. Hanno creato una pagina facebook e questo blog imparando ad usare i social network ed il web in modo creativo e critico












    Virginia Zanetti






Review the complete topic (launches new window)